Ogni tanto rivisito alcuni dei libri e altre cose sui miei scaffali qui. Inizierò con questo . . .
Nessuno parla di Humphrey Spender adesso, il che è un peccato. Lo tengo a cuore perché ai suoi tempi mi ha avvicinato ad un tipo di fotografia che non avevo mai considerato prima. Inizialmente ho incontrato Worktown People nella mia biblioteca pubblica all'inizio degli anni '80. Fino ad allora la fotografia per me significava realizzare 'belle immagini' e non avevo mai pensato al suo valore documentaristico. Questo libro mi ha messo su un percorso diverso che alla fine mi ha portato a studiare fotografia all'università.
Nel corso degli anni sono passato ad altri fotografi e a stili più contemporanei, quindi il povero Humphrey mi è sfuggito di mente. Poi per caso ho trovato Worktown People in un mercatino dell'usato e il nome mi è tornato in mente come un vecchio amico dimenticato. Mi è costato meno di 10 sterline ed è firmato da lui in persona. Un vero affare.
Spender si descriveva come un fotografo riluttante e alla fine rinunciò la fotografia, frustrato dai suoi limiti, per concentrarsi sulla pittura e il design. Nel libro c'è una bellissima intervista in cui, con rinfrescante onestà, parla del suo approccio alla fotografia e del suo coinvolgimento nel progetto Mass Observation negli anni '30.
Adoro immaginarlo; un meridionale di classe medio-alta che parla bene, che si sente terribilmente imbarazzato e fuori posto a Bolton nel nord di Inghilterra, che cerca di fotografare senza che la gente lo noti e che fa molto meglio di quanto probabilmente si rendesse conto.
È un vero piacere sfogliare Worktown People. Peccato che non sia stampato un po' meglio, ma le immagini sono adorabili... molto gentili e umane, come immagino fosse Humphrey stesso. Ecco un piccolo assaggio...
Quest'ultima è stata usata per la copertina di un album di Everything But The Girl (che guarda caso è anche qui sul mio scaffale).
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