This is a series of what I like to think of as fictional landscapes, exploring environmental themes through satellite imagery. Each panel is made from up to 3000 small pieces of image, cut and pasted to create a digital mosaic following a particular theme.
I'm interested in looking at the mechanisms that sustain the global economy, whether concerning the production of food and energy, transportation and infrastructure as well as the environmental footprints of human activity.
The series was exhibited at the Luisa Catucci Gallery, Berlin, in 2017.
ITA: Co-ordinates è una serie di paesaggi che occupano uno spazio tra il reale e l'immaginario. Ogni pannello è composto da numerosi pezzi di fotografie satellitari, ritagliati e rimontati al computer per creare un mosaico digitale. Rappresentano temi legati all'ambiente e ai meccanismi che supportano la nostra economia globale: la produzione di cibo ed energia, il commercio, l'estrazione mineraria, i trasporti, le abitazioni, le infrastrutture e le guerre. Una sorta di "occhio di Dio" che osserva il nostro impatto sulla terra.
Sono paesaggi che esistono e non esistono, nel senso che ogni pezzo del puzzle è stato preso da qualche parte del mondo e posizionato insieme ad altri pezzi riguardanti lo stesso tema. Quindi gli elementi singoli sono reali ma l’insieme è immaginario. Per ogni panello ci sono tra 100 e 3.000 singoli pezzi, a seconda della complessità del soggetto.
Co-ordinates è stata esposta nelle sue fasi iniziali a Berlino in una mostra intitolata 'Species of Spaces' (Specie di Spazi): un omaggio allo scrittore francese Georges Perec, il cui libro omonimo esamina i modi in cui occupiamo diversi tipi di spazi nel percorso delle nostre vite. Nei pannelli Co-ordinates, questi spazi sono visibili dall'alto ma i loro occupanti rimangono nascosti. Rimangono nascosti anche i confini e le differenze che ci separano. Si crea una sorta di illusione. Come spettatori possiamo godere l’aspetto estetico o grafico dell'intera immagine, ma se ci avviciniamo per vedere i dettagli, comprendiamo le implicazioni di ciò che stiamo guardando, e l’effetto può essere, e dovrebbe essere, inquietante.

world cities

land development in the desert around las vegas, usa

power stations, worldwide

freight containers, worldwide

plastics production, gulf of mexico

amazon.com fulfilment centres, worldwide

highways around los angeles, usa

suburban florida, usa

pivot farming, usa

refugee camps, kenya

salt evaporation pools, worldwide

automobiles, worldwide

factories in the north east of italy

rice fields, japan

steelworks, worldwide

oil fields, texas, usa

ghawar oil field, saudi arabia

greenhouses, almeria, spain

urban slum areas, worldwide

fragmented satellite data showing deforestation of the gran chaco forest, bolivia

solar farms, worldwide

IKEA stores and distribution centres, worldwide

davis-monthan aircraft cemetery, usa

subsidence craters from atomic tests, navada, usa

united states military bases, usa

united states military cemeteries, usa